Coronavirus: Cia, ferme attività di controllo cinghiali. Agricoltura e città sotto assedio

Danni ingenti a colture lungo l’Appennino e animali selvatici nelle zone abitate. Mancano perizie per determinare risarcimenti. Piove sul bagnato per le aziende agricole dell’Appennino, già devastate dall’emergenza sanitaria sull’economia. I provvedimenti restrittivi alla circolazione delle persone hanno, infatti, agevolato il girovagare dei branchi di animali selvatici, soprattutto cinghiali, che devastano indisturbati le colture in pieno giorno. Allo stesso tempo, lo stop alle attività produttive ha frenato i sopralluoghi da parte dei soggetti preposti a verificare i danni causati dagli ungulati, rendendo impossibili le perizie per determinare i risarcimenti alle imprese agricole che hanno subito il danno.